Visita Virtuale Museo Contadino
Cenni storici
Il museo nasce nell’edificio adibito un tempo a porcilaia della cascina Favaglie S. Rocco. La struttura agreste era a forma rettangolare con due porticati, posti sui lati lunghi, ed una zona centrale, chiusa da una struttura in muratura di mattoni. La struttura muraria interna ospitava gli stabi, dove un tempo venivano allevati i maiali. La copertura in coppi era sorretta da un’orditura portante costituita da travi e travetti in legname grezzo. Il vecchio edificio situato sul lato est della cascina, a differenza di altre attinenze quali un caseificio ed un casolare esistenti un tempo nell’area perimetrale, non è stato demolito ed è giunto fino ai nostri giorni perché gli abitanti che si sono succeduti all’interno della fattoria lo hanno sempre utilizzato: prima con funzione originale di porcilaia, poi come pollaio e deposito della legna ed altri materiali. La sua costruzione risale al 1831, quando fu ricostruita la cascina. In un documento catastale ove si descrive quanto costruito, il Duca Ferdinando Serbelloni parla di: “…altro cortiletto sul quale vi sono quattro staby per maiali da grassa; e suo portichetto all’ingiro, con una vasca coperta per il concime”. Negli anni che seguirono i quattro stabi furono modificati suddividendoli in celle più piccole, accessibili tramite un piccolo corridoio centrale che ne serviva tre per ogni lato.
La visita
La visita al Museo Contadino rientra nel programma di visite all’Area Museale Favaglie; le visite sono guidate dai volontari di Italia Nostra che conducono i visitatori lungo un percorso ove sono ambientati i vari mestieri artigianali e le attività contadine che caratterizzavano la vita in cascina di una volta. L’antica struttura, ex porcilaia della cascina, è costituita da due corridoi laterali con un corpo centrale, un tempo ospitante le celle per i maiali da ingrasso e dove ora, con la loro parziale demolizione, sono stati ricavati gli spazi espositivi.