Museo civiltà contadina

I lavori di restauro

Il museo nasce nell’edificio adibito un tempo a porcilaia  della cascina Favaglie S. Rocco.

Con il trascorrere degli anni la cascina perse il suo significato agreste e questa variazione operativa comportò la conseguente riduzione del numero dei suoi abitanti.  Anche l’ex porcilaia seguì questo declino. In questi ultimi anni, dopo che la copertura era ormai giunta ad un grave stato di degrado, il suo utilizzo è pressoché cessato. Solo un piccolo settore sul lato est dell’edificio era stato mantenuto in discrete condizioni grazie all’attenzione di un privato che gestiva anche un orto posto nei paraggi. Con la smobilitazione dell’area coltivata ad orti, anche quest’ultima parte dell’edificio fu lasciata in balia delle intemperie.  La copertura in coppi, ridotta ad un colabrodo, lasciava trafilare ovunque l’acqua piovana. La struttura lignea di sostegno, già gravemente intaccata dall’azione dei tarli, era anche interessata dal marciume.  Questo particolare degrado provocò il crollo di quelle parti che non erano più in grado di reggere il peso dei vari strati di coppi che negli anni si erano andati ad accumulare. Nell’ambito del P.E. denominato Cascina Favaglie, la proprietà San Mamete divenuta poi Soc. Alhafin ha ceduto il vetusto fabbricato insieme ad altre strutture di pertinenza alla cascina al Comune di Cornaredo che lo ha affidato in comodato d’uso alla sezione di Italia Nostra Milano Nord Ovest, per adibirlo, una volta restaurato, a Museo civiltà contadina.

.

I restauri hanno riguardato tutta la struttura con interventi per preservare o con ricostruzione delle parti non recuperabili. Per la descrizione completa del restauro con il progetto e le attività di cantiere vedi il sito dedicato